Le leggi e gli apparati burocratici italiani sono stati costruiti per i produttori industriali,
nella convinzione che il mestiere contadino sia solo vestigia di un passato superato.
La Fierucola è nata sull'ipotesi opposta e cioè:
* che l'agricoltura industriale non è agricoltura,
ma industria e non può garantire la qualità degli alimenti;
* che senza il piccolo podere familiare non può esistere sviluppo rurale;
* che la produttività totale nel piccolo podere non specializzato è molto maggiore che nelle monocolture industriali
e gli investimenti finanziari, cioè i costi per la collettività, infinitamente più bassi;
* che il lavoro umano è essenziale e non deve essere minimizzato ma accresciuto,
non solo in forma salariata ma come compartecipazione o diretta coltivazione
e per renderlo più remunerativo non bisogna aumentare i salari ma favorire e detassare
la trasformazione delle materie prime in prodotti finiti nell'ambito del podere,
facilitando al massimo la vendita diretta e ai piccoli dettaglianti,
saltando le grandi catene distributive;
* che il lavoro manuale con la competenza necessaria è l'elemento fondamentale del lavoro
e dell'intelligenza umana e non può in nessun modo essere sostituito dall'alfabetizzazione,
dai tecnici, dalla meccanizzazione ecc.
* e che perciò occorrono scuole per formare contadini manuali,
capaci di sostituire la fatica della corsa alla quantità con la qualità
e la gioia dell'operosità competente fatta insieme;
* che l'igiene nell'industria alimentare è tutt'altra cosa dall'igiene
di una piccola produzione locale su base familiare e che solo nella seconda
si può raggiungere le più alte qualità organolettiche e alimentari
attraverso la libera concorrenza dei batteri patogeni e benefici
con la supremazia sistematica dei secondi;
* che la rinascita del mondo rurale è grandemente facilitata dalla ricerca
di tecniche e forme di produzione indipendenti dal petrolio, senza inquinamenti,
la cui costruzione e manutenzione sia gestibile con la partecipazione diretta dei coltivatori;
* che l'economia di sussistenza, cioè la produzione locale nell'ambito del podere
(o piccola azienda agricola) è il fondamento di una sana produzione alimentare
non solo per la famiglia stessa ma per l'intero paese;
* che la vita familiare, comunitaria e la cultura vengono grandemente arricchite
e tenute in vita dal lavoro manuale non massacrante fatto insieme,
e la trasmissione orale e visiva delle conoscenze
è un elemento insostituibile dell'educazione e della civiltà.
Questi principi, nel ventennio trascorso, hanno avuto alcune importanti verifiche:
* La diffusione dell'agricoltura biologica e ancora di più la domanda di prodotti biologici
è diventata così ampia da non poter più essere considerata un'attività di nicchia per privilegiati;
* è bastata la Fierucola per veder ricomparire, come avanguardie dell'intero movimento
dell'agricoltura biologica e delle sue produzioni più sane, i piccoli produttori agricoli,
che l'ideologia ufficiale aveva condannato come rottami della storia;
* nella Fierucola sono nate attività economiche nuove su regole antiche
(es. fornai esclusivamente biologici, produttori locali di condimenti aromatici,
attività artigianali di sostegno alla ruralità ecc.);
* sempre più le idee ispiratrici di questa manifestazione stanno diventando di attualità
e antesignane di una rivoluzione agricola che potrebbe essere la via
per affrontare finalmente in modo efficace sia il problema della qualità alimentare
che quello della fame (vedi il manifesto sull'alimentazione
a cura della Commissione della Regione Toscana sul futuro del cibo presieduta da Vandana Shiva);
* il movimento, diffusosi fra i medici igienisti in Italia,
che chiede l'abolizione di regolamenti e leggi non basati su prove,
ha già ottenuto l'abolizione dell'obbligo della tessera sanitaria in varie regioni;
* si sono verificati cambiamenti consistenti anche nelle politiche dei governi e della UE:
pensiamo soltanto alle normative sull'agricoltura biologica e alla crescente sensibilità
delle istituzioni europee per lo sviluppo rurale al posto di una concezione precedente
ristretta alla sola attività produttiva, generalmente di tipo agroindustriale
* Dal 1984 l'Associazione La Fierucola, nei suoi convegni e seminari,
ha affrontato vari temi come ad es. la biodiversità, l'evoluzione delle varietà locali
dell'agricoltura attraverso la selezione massale, i progressi nella trazione animale,
le macchine per la trasformazione domestica dei prodotti agricoli,
l'igiene nelle produzioni locali, la difesa delle produzioni tipiche
nell'ambito della cultura locale, i nuovi metodi di coltivazione naturale,
la riforestazione per il riequilibrio dei microclimi, l'analisi degli ostacoli
legislativi e fiscali per l'agricoltura non imprenditoriale, le manipolazioni genetiche ecc.
Tre persone hanno concepito e realizzato la Fierucola circa 20 anni fa (1983):
* Fioretta Mazzei, allora assessore alla sicurezza sociale del Comune di Firenze
* Giannozzo Pucci, attuale presidente dell'associazione La Fierucola
* Graziano Ciceri, erborista di Carcano (Co) che, dopo una visita alla Fiera di Rouffac
in Francia aveva spinto a fare qualcosa di simile a Firenze.
***
* Altre monografie ...