AGNELLI, BERLUSCONI, TRONCHETTI PROVERA:
I VERI COMUNISTI CAPITALISTI


Intervista di Greenpeace a Beppe Grillo ...

{da L'Inventario della Fierucola, N° 21/22, agosto 2002
...grazie a Giannozzo Pucci che me l'ha inviato
}


Nei tuoi spettacoli tocchi da sempre temi che riguardano l'ambiente, hai notato un'evoluzione nella sensibilità e nella comprensione di questi temi da parte del tuo pubblico in questi anni?

Dieci anni fa quando incominciavo a parlare del percorso di uno yogurt che faceva 4000 km su un camion la gente mi guardava come se fossi un marziano, poi ho fatto la prova del pil.
Non era abituata la gente a ridere sul pil, sul fondo monetario, sulla banca mondiale che andava, io l'ho vista in Amazzonia, a visitare i clienti con l'ape e sul cassone dell'ape c'era il funzionario, cioè l'usuraio della banca che prestava i soldi ai garimpeiros brasiliani, l'ufficio era il cassone dell'ape. Le ho viste io queste cose, straordinarie, raccontarle sembrava fantascienza. Adesso parlare di ambiente è pericoloso perché è una parola che oggi rischia di non voler dire assolutamente nulla. La usa chi fino a ieri lo ha devastato e adesso ha bisogno di un vestito nuovo, quindi dubitare di chi usa queste parole.
Poi cosa vuol dire ambiente, quando si parla di ambiente uno ha una percezione esterna di qualche cosa, di un prato, di un bosco, invece io dicevo che l'ambiente è un'altra cosa, è quello che abbiamo dentro, è una percezione interna non esterna.
L'ambiente è il mio fegato, i miei polmoni, il mio intestino di 7-8 metri, il mio pancreas. Ormai è questo il grande filtro, il grande depuratore cosmico, ce l'abbiamo dentro. Infatti se ne sono accorti i grandi produttori di malefatte ambientali.
Il loro modo di depurarci è farci mangiare quello che vogliono e siamo arrivati a mangiarci qualsiasi cosa, tutto va a finire nell'aria o nell'acqua e ci rimangiamo tutto e quindi filtriamo. Quando parlavo di questo ambiente la gente rimaneva un po' sconvolta, io dicevo qual'è il vero, l'unico orologio ecologico e la gente mi gridava la clessidra. Dicevo l'orologio più ecologico che esiste è quello che hai già. Adesso queste parole: ambiente, natura, bisognerebbe brevettarle, avere il coraggio di farlo, e chi le usa deve pagare delle royalty.


Cosa pensi del silenzio mediatico su questi temi, soprattutto quando si tratta di approfondire e non di fare sensazionalismo?

Non mi sembra un silenzio colpevole è sicuramente un silenzio di ignoranza. è un silenzio dovuto al fatto che anche chi fa informazione è dentro questo sistema che prevede una crescita esponenziale di qualsiasi cosa, comprese le notizie. Non vanno a vedere se si può produrre qualcosa in un altro modo, non sanno neanche rendersene conto. è quello che fanno le associazioni ambientaliste, ma viene fuori che questi ambientalisti sono dei rompicoglioni, che voi siete dei rompicoglioni, la gente è confusa, è ormai abituata a messaggi semplici, non capisce quali siano le alternative, di nuovo torniamo sulle carenze del mondo mass-mediatico. Esistono invece libri interessantissimi come quelli di Gunther Pauli che dimostrano come lo scarto di un'azienda può esser la materia prima di un'altra, è solo un esempio. Però sono le istituzioni, le scelte politiche le vere responsabili non tanto l'informazione.

Io ho montato un impianto per generarmi la corrente; il principio è straordinario: mi faccio la corrente col sole e la vendo come un produttore di energia, perché no? Questa è la vera privatizzazione, non ne vedo altre.


Sappiamo che hai fatto scelte ecologiche...

Sono scelte ecologiche, ma soprattutto le chiamerei scelte tecnologiche. Io avevo l'impianto con i pannelli solari 10 anni fa e adesso l'ho rimodernato: mi faccio 2 kw di corrente, poca cosa, però mando in rete dell'energia pulita, se lo facessero milioni come me noi avremmo in rete dell'energia fatta col sole eviteremmo milioni di tonnellate di CO2 nell'ambiente, con una scelta che è una scelta di indipendenza della società civile. Ecco i finanziamenti dove dovrebbero andare a finire.
Se la gente si preoccupasse di dove vanno a finire le tasse allora si potrebbe cominciare a fare della politica fiscale: chi fa i pannelli solari e chi li usa viene finanziato, chi usa un camion da 40 tonnellate che smerda mezza Europa per portarti dello yogurt non viene finanziato.


Quali sono i maggiori ostacoli a un consumo responsabile?

La politica e l'informazione, siamo sempre lì. Il fatto che ci sia la regione che dà il 75% dell'investimento per farsi l'energia non lo sa quasi nessuno, poi se si sa non si sa dove andare.
Bisogna sburocratizzare come in Germania. Là ti paghi l'impianto, però quando vendi un kilowatt te lo pagano il triplo. È un invito alle persone a procurarsi impianti tecnologicamente più avanzati, più funzionali, per produrre più energia perché più si produce più si guadagna.


Quindi non abbiamo nessuno che in Italia prova a fare informazione?

Noi abbiamo delle salme, come diceva il povero Fabrizio De André, queste salme come Vespa, Costanzo, Baudo, sono salme che ormai si aggirano in uno spazio morto e poi per fare informazione non bisogna aver paura di parlare di scelte politiche e economiche: non è abbassare le tasse ma spostarle, non è ridurre gli investimenti o aumentarli è spostarli gli investimenti. L'Islanda ha varato un piano per svincolarsi dal petrolio nel 2030, lo stanno attuando. La Fiat dovrebbe fallire, come l'Enron è fallita, una delle più grandi aziende del mondo, non è stata salvata, la Fiat dovrebbe fallire perché sono salme, ho parlato con loro, sapevano benissimo che il settore auto era finito da 10 anni, hanno puntato a diversificare e adesso sbarellano a spese della società. Questi sono capitalisti comunisti veri.
Gli Agnelli sono i comunisti, i Berlusconi, i Tronchetti Provera sono i veri capitalisti comunisti. Tronchetti spende miliardi per farci vedere uno pneumatico che esce dall'oceano come un'orca assassina e fa uno pneumatico che si buca con un chiodo. Nel terzo millennio io buco, mi devo fermare prendere un cric, alzare la macchina, smontare una roba, rimetterci quello, un ruotino, nel terzo millennio. E spendono i miliardi per farmi uscire uno pneumatico nell'oceano.
Questi non sono imprenditori sono, non so come definirli, sono dei turbocommercialisti.


A proposito di industria, cosa ne dici degli accordi volontari, quando ancora non si è spenta l'eco del processo di Marghera?

Una sentenza scandalosa. Secondo me una grande colpa la hanno gli operai. Hanno lasciato solo quello che aveva iniziato tutto (Gabriele Bortolozzo ndr.), quello che poi è morto in un incidente. È questo il vergognoso, il vergognoso è anteporre il lavoro, questa parola che, legata al profitto, ormai è l'alibi per qualsiasi cosa, è l'alibi del nuovo nazismo, nell'inconsapevolezza, che sta arrivando. Il lavoro rende liberi cèera scritto a Auschwitz. Questo lavoro ha reso liberi decine di operai, da morti. Il problema è sempre salute o lavoro. Da una parte c'è la qualità della vita e dall'altra parte c'è la produzione, la crescita esponenziale, è un problema vitale, bisogna applicare delle strategie che possano sintonizzare queste due facce che per adesso sono in assoluto contrasto.

Con che pensiero concludiamo?

Oggi il pericolo è che ognuno agisca secondo il proprio interesse e poi trovi da qualche parte un pensiero che giustifichi quello che ha fatto. Facciamo esattamente il contrario: il pensiero invece di provocare l'azione la giustifica. Questo mi sembra stia succedendo adesso. Una volta uno aveva un'ideologia vedeva un partito che rispecchiava la sua ideologia, si iscriveva al partito, adesso è esattamente il contrario, sono i partiti che guardano se c'è qualche pensiero che ha uno per accaparrarselo.


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