Accordatura Pianoforte e Temperamento Equabile Dati riassunti da Marco Sicco (accordatore pianoforti, Teatro Sacco - Savona ...) ...

Non senza una buona intuizione si è detto che l'Accordatura di un pianoforte è piuttosto una "Scordatura" di precisione (metafora della "coperta corta", essendo che in ogni caso, anche in musica, qualcosa resta sempre fuori) a causa delle modifiche necessarie alla realizzazione di un sistema chiamato "Temperamento equabile", che consente di suonare sufficientemente bene in tutte le (semplificando) dodici tonalità presenti sulla tastiera, cosa che non potrebbe essere se l'accordatura fosse "naturale", ossia realizzabile (senza grandi fatiche) tramite l'orecchio "musicale". Questa è una delle ragioni per le quali non ci riteniamo contrari, ove finemente predisposto, all'ausilio elettronico, in quanto la cosiddetta maggior precisione dell'accordatura "a orecchio" (in realtà orecchio "battimentale", ossia, almeno in parte, "matematico") presuppone un giudizio approssimativo: alla luce dei dati sotto riportati [**] l'orecchio deve fare sforzi "matematici" per contare i battimenti al secondo, difficoltosi (se non in certi casi, impossibili) da contare con precisione. Possono quindi venire utili sia la suddivisione elettronica del Riparto centrale, nonché le comparazioni, nei bassi e negli acuti, in particolare delle parti più periferiche della cordiera, fatta salva in ogni caso l'importanza dei controlli ad orecchio sia degli unissoni (relativa assenza di battimenti) dei Cori di corde e delle Ottave, che dei risultati complessivi di un'accordatura eseguita con la necessaria precisione - ..."anche il più esperto degli operatori più che accordare in senso preciso e assoluto, si sforza di ottenere un'accordatura accettabile, temperando ed equilibrando ad arte tutti gli intervalli"... fa notare Giovanni Bettin - e sempre che si sia tenuto conto delle curve ascendenti nella regolazione degli acuti e discendenti nell'accordatura delle note più basse (ottave relativamente "allargate"). Ciò nonostante alcuni preferiscono servirsi solo dell'orecchio, cosa perfettamente plausibile (io stesso in periodi precedenti avevo scelto di usare esclusivamente l'orecchio, come attesta questa Intervista del 1987 al giornale "L'ancora" ...; a questo proposito trovo consigliabile il metodo Bongioanni - vedi bibliografia - un poco diverso dalla ripartizione ordinaria - dal La3 al La4 - magari meno veloce ma più accurato, che considera un Riparto allargato dal Sol3 al Do#5; una successiva Intervista al "Letimbro" nel 2017 ... specifica il mio attuale modo di vedere); mi sembra, come suggerì Pietro Righini, relativamente meno importante il metodo adottato che non il risultato conseguito; non ci interessa qui contrapporre elettronica ed "orecchio" come fossero l'uno ad esclusione dell'altro; per una serie di altri fattori io preferisco sfruttare entrambe le possibilità a seconda delle fasi (e tipologie) dell'accordatura.
In un sistema come quello temperato, con le sue terze non naturali e le sue quinte alterate, sia pur di poco, obiettivamente l'insieme della musicalità dell'accordatura risulta comunque leggermente sgradevole ad un orecchio raffinato. Basta confrontare una scala temperata e l'asprezza dei suoi accordi con una scala realmente "naturale" e le sue terze "giuste" per rendersene conto. Rispetto alla scala naturale, nel sistema temperato gli accordi ci risultano meno armoniosi in maniera impressionante. Ritengo comunque che il temperamento equabile sia utile per lo scopo che ci si propone (il passaggio morbido di tonalità) e vorrei anche aggiungere che non è mia intenzione sostituire l'accordatura temperata (nel caso almeno del pianoforte, che è essenzialmente una macchina moderna, concepita nel pieno dell'era industriale, erede sì di clavicembali, organi, spinette, e del capostipite fortepiano, ma le considerazioni a proposito di accordature non possono essere sempre tratte in modo analogo), miro solo ad essere obiettivo nel giudizio dei suoi pregi, difetti e problematiche, specialmente per quel che riguarda l'effetto sonoro.

L'accordatura viene normalmente, e direi arbitrariamente (a quanto ne so la decisione venne presa da burocrati e senza consultarsi troppo con i musicisti del tempo, attorno al 1940), eseguita a 440hz, mentre qualcuno (si annoverano, tra gli altri, Verdi - esiste infatti la lettera, datata 1884, alla commissione musicale del Governo consultabile in rete ... - e i Pink Floyd) sostiene che il 432hz sarebbe più vicino alla scala pitagorica, e all'umana natura ...; in particolare così si esprime Giuseppe Verdi: "(...) Se la Commissione musicale istituita dal nostro Governo crede, per esigenze matematiche, di ridurre le 435 vibrazioni del corista francese in 432, la differenza è così piccola, quasi impercettibile all'orecchio, ch'io aderisco di buon grado. Sarebbe grave, gravissimo errore adottare, come viene da Roma proposto, un diapason di 450. Io pure sono d'opinione con lei che l'abbassamento del corista non toglie nulla alla sonorità ed al brio dell'esecuzione; ma dà al contrario qualche cosa di più nobile, di più pieno e maestoso che non potrebbero dare gli strilli di un corista troppo acuto. (...)" Un tempo peraltro il Diapason variava infatti anche considerevolmente da un territorio all'altro.

Si preferisce (Concerti o Studi di qualità a parte che necessitano di un intervento per ogni occasione) una frequenza semestrale, annuale o anche biennale per l'intervento di Accordatura, a seconda dell'età e della robustezza del Pianoforte (somiere in primis), nonché del livello qualitativo della manutenzione. Le prime accordature dovrebbero mirare a fare raggiungere allo strumento (e dopo mai perderlo) quello che viene chiamato l'Assestamento, ovvero appunto la stabilità della tenuta dell'accordatura stessa. Ciò si ottiene eseguendo sufficienti Sgrossature prima di mettere in atto la Rifinitura.
Altrettanta importanza della buona accordatura - e tanto più per quel che concerne il pianoforte da Concerto - riveste l'intervento di Intonazione (o "Timbratura") del feltro dei martelli, in quanto da questa pratica consegue, entro certi limiti, la maggiore o minore asprezza timbrica (dando per scontata la qualità, non sempre effettiva, dei feltri).

La Revisione dell'apparato meccanico completa infine l'intervento del Tecnico, a partire dall'Alesatura della tastiera ... che dovrebbe essere preventiva anziché successiva al presentarsi di eventuali anomalie (tasti che s'incantano o semplici attriti di troppo, avendo cura, con gli strumenti adatti, di non sfibrarne i fori, ma di ottenere la corretta scorrevolezza e fluidità del tasto sui due perni), per giungere a tutta una serie di "finissaggi" specialistici delle singole componenti (e degli equilibri fra esse) della Meccanica, a maggior ragione importanti per quel che concerne il più complesso e raffinato pianoforte a coda, ma non trascurabili nemmeno per la scorrevolezza del meccanismo nei pianoforti verticali.
La revisione dell'apparato meccanico dovrebbe essere attuata contemporaneamente alla prima accordatura e rinnovata se necessario con una frequenza adeguata, a seconda del maggiore o minore utilizzo dello strumento con relativo consumo e usura dei piccoli accessori (feltri, perni, ecc.).
Molti si chiedono quale sia il giusto prezzo dell'accordatura. Ci si riferisce all'accordatura di manutenzione (ciclica e alla giusta frequenza come già sottolineato); io non so più dove l'ho letto, ma qualcuno raccontava che tradizionalmente il prezzo (in loco) sale e scende con quello della tazzina di caffé (...aggiungendo gli zeri!).


** Confronto Dati Comparto Ottava centrale ...
(in grassetto le corrispondenze di valore) Ottava La4(440)-La3(220) = 0 battimenti al secondo Quinte Quarte Terze Seste La3-Mi: - 0,74 Mi-La4: + 1,47 (1 a 2) Re-La4: - 0,99 La3-Re: + 0,99 (1 a 1) Mi-Si: + 1,11 Si-Re: + 13,32 Si-Fa#: - 0,73 Re-Fa#: + 11,64 Fa#-La4: + 19,96 La3-Fa#: + 9,98 (2 a 1) Fa#-Do#: + 1,25 La3-Do#: + 8,73 Do#-La4: + 17,46 (1 a 2) Do#-Sol#: - 0,94 Mi-Sol#: + 13,08 Si-Sol#: + 11,20 Sol#-Mib: + 1,40 Si-Mib: + 9,79 Mib-Fa#: + 16,79 Mib-Sib: + 1,05 Sib-Re: + 9,25 Sib-Do#: + 12,57 (Terza m) Sib-Fa#: + 14,68 Sib-Fa: - 0,79 Do#-Fa: + 10,99 Re-Fa: + 15,85 (Terza m) Fa-La4: + 13,86 La3-Fa: + 13,86 (1 a 1) Fa-Do: + 1,32 Do-Mi: + 10,38 Do-La4 : + 11,87 (1 a 1 con La3-Do) La3-Do: + 11,87 Do-Sol#: + 16,48 Do-Mib: + 14,12 Do-Sol: - 0,88 Sol-Re: + 1,32 Mib-Sol: + 12,34 Sib-Sol: + 10,57 Mi-Sol: + 17,79 Si-Sol: + 15,56 Progressione approssimativa dei Battimenti: * quinte: crescono da 0,1 a 10 battimenti al sec. (prima ed ultima quinta) * quarte: da 0,1 a 14 battimenti al sec. (prima ed ultima quarta) * terze Maggiori: da 1,06 a 134 battimenti al sec. (prima ed ultima terza) * terze minori: da 1,5 a 190 battimenti al sec. (prima ed ultima terza m.) * seste Maggiori: da 1,22 a 113 battimenti al sec. (prima ed ultima sesta) * seste minori: da 1,75 a 166 battimenti al sec. (prima ed ultima sesta m.) * settime Maggiori: da 2,78 a 173 battimenti al sec. (prima ed ultima settima M.) * settime minori: da 2,5 a 220 battimenti al sec. (prima ed ultima settima m.) * seconde Maggiori: da 0,62 a 73 battimenti al sec. (prima ed ultima seconda M.) * seconde minori: da 11,62 a 1689 battimenti al sec. (prima ed ultima seconda m.) * quarte Eccedenti: da 6,98 a 752 battimenti al sec. (prima ed ultima quarta ecc.)

Cenni:


...questo breve scritto [1] rappresenta un sunto in abbozzo di tutte le mie piccole esperienze, studi e convinzioni. Nulla di personale in caso di disaccordo; credo assai più nella collaborazione che nel principio di competizione, e meno ancora nell'orgoglio ferito. Graditissima ogni sorta di critica - purché costruttiva - o suggerimento, mirante a perfezionare un tale approccio. A seguito infatti di alcune prime critiche, ho poi modificato e levigato il testo originario.
I miei ringraziamenti [2], per quanto infine i pareri e le convinzioni possano proficuamente variare, vanno, di cuore, a coloro che considero i miei "Maestri": mio padre, Aristide Sicco ..., e a Pippo Sperati (per avermi, sia pure con il limite del mio discutibile talento, insegnato tutto e molto allenato, oltre che avviato all'utilizzo degli apparecchi elettronici, nella fattispecie donandomi un precisissimo, se ben calibrato, Yamaha PT4 che ho utilizzato per molti anni [3] e anche per le indicazioni fornitemi a proposito del numero preciso dei battimenti [4]).
Inoltre a Sergio Griffa & f. [5] ..., a Pietro Righini (per la gentile e dotta consulenza, Torino 1986), a György Sàndor per la gentile conversazione in occasione di un suo splendido Concerto al Teatro Chiabrera di Savona (29-3-1987) ...a Matthias Rieger ed Ivan Illich per le stimolanti illuminazioni durante la Fiera delle Utopie concrete ... (1997, Città di Castello), nonché a Graziano Interbartolo [6] e Paolo Venturino ... (et familia) per l'affettuoso sostegno; a Deca, Antonio Carlucci e all'Assoc. SACCO [7] ..., ad Alberto Bellavia per le approfondite conversazioni.
Grazie a Gabriele Capra ... per le foto alla tastiera inserite in questa nostra pagina, a Caterina Mantoan per lo scatto (sotto) al Diapason a 12 note che conservo gelosamente, a Davide Bossola ... per lo scambio di esperienze e la simpatia, nonché a Massimiliano Canavese & c., alla Ditta Storti di Genova ..., al M° Tolino e a tutto lo staff della ditta Piatino ..., a Michele Carraro, Stefano Valentini, a Marco Barletta e al Laboratorio Lazzarino & Caviglia.
Per una gradita e inattesa citazione ringrazio The Duet [8], autori di un gradevole e funambolico album intitolato "Jokes in the sky" {Radar Edizioni 2011}.
E doverosamente Luciano Dal Sasso per l'utile consulenza telefonica nell'estate 1987, grazie alla quale per tre decenni ho trovato la mia collocazione "leggera" [9] come lavoratore autonomo .... Infine un grazie anche a Marco Oliveri per la già citata intervista 2017 ..., e a LoRenzo Chiarlone per questo successivo articolo ..., nonché ad Athos Enrile per lo splendido servizio (e relativa intervista, vedi bibliografia alla voce "Carlo Sperati") del 2020 sulla rivista online Mat2020 - M. S.

Note
1. ^ spronato inizialmente dalla curiosità dei suonatori di piano, e di Franco Delfino {Volpi blu} in particolare
2. ^ ma la "responsabilità" per quanto detto è unicamente la mia
3. ^ sostituendolo, invogliato ed assistito nella scelta del nuovo software dall'amico Giorgio Marchisio, solo nel gennaio 2011 con l'ottimo TuneLab ..., suggeritomi dallo staff Griffa.
4. ^ traendole dal tomo Piano tuning and allied arts di William Braid White (altre osservazioni in proposito mi sono giunte dall'intervento critico di Giovanni Bettin)
5. ^ mi sembrò l'"Einstein" dei pianoforti
6. ^ per le collaborazioni ed il contributo ad approfondire la pratica di accordature più antiche ("Bach", Kirnberger)
7. ^ per aver recuperato alla cittadinanza savonese lo splendido e prezioso teatro omonimo {Teatro Sacco ...}
8. ^ duetto composto da Alberto Bellavia e Roberto Rebuffello {alias "Fiello"}
9. ^ recentemente rimpiazzata (grazie a Stefano Storti) dall'adesione alla Coop Doc Servizi ...


Piccola Biblio


* Salvatore Pintacuda

Acustica musicale, 1950 - Ciglia, Ge

* L. Enrico Bongioanni

Norme per l'accordatura dei pianoforti, 1960 - Zanibon

* Speronello

L'accordatura del pianoforte, Zanibon

* Cesare A. Tallone ...

Memorie di un accordatore, 1978 - Tallone, Mi

* Pietro Righini

Guida sonora attraverso i sistemi musicali, 1974 - Zanibon

Gli intervalli musicali e la musica, 1975 - Zanibon

Accordature e accordatori, 1979 - Berben

* György Sàndor 

Come si suona il pianoforte, 1981 - Rizzoli ... ... 

* Carlo Sperati 

I negozi Sperati - di Athos Enrile, 2020 - Mat2020 ...

* Giovanni Bettin ...

La disarmonicità, 2002

Il pianoforte da concerto, 2005 - Rugginenti Ed.

* Interbartolo, Venturino, Bof ...

Bach 1722, 2007 - Ed. Bolla, Finale L.

* Aristide Sicco 

Un musicista sotto le armi, 2005 - Grifl ...

* Luciano Dal Sasso 

Guida tecnica al lavoro artigianale, Lef, Firenze, 1987

* Marco Sicco 

Suggerimenti - in preparazione ...



* In rete:

Sistemi di accordatura ...

Musica e proporzione - Ivan Illich ...

Accordatura Aurea ...

Sistema Formale Circolare Armonico - c.ha.s. - Alfredo Capurso ...

Temperamento di Bach secondo Graziano Interbartolo ...

Genio di Bach e Clavicembalo ben Temperato (Francesco Lamendola tramite Roman Vlad) ...

Udire ed ascoltare - Matthias Rieger ed Ivan Illich ... ...

metodi di studio ...

TuneLab ...

Verytuner ...

Teatro Sacco - Savona ...

Associazione Accordatori - AIARP ...

Pianoforte in France ...

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