Estratti da... tg2 mistrà
{Estate 2005, Tg2 Mistrà, Coniglio Editore,
a cura di Michele Bovi, estratti di Marco Sicco} ...
"
Aforismi? Mmm... Se non ti dispiace, Michele, i lanci ve li scrivo io".
Così parlò
Pasquale Panella al suo amico Bovi.
E così si ritrovò (gratuitamente. E aggiungo:
mai conosciuto un uomo insensibile al richiamo del denaro
come Panella) titolare nella squadra di quel nuovo programma.
Come chiamarlo? Molte idee, nessuna convincente fino in fondo.
Fu proprio Panella a sbloccare la situazione.
A inventare
Mistrà.
(...) per metà
mist - a indicare la miscellanea
degli argomenti trattati - per metà
stra
come edizione straordinaria (...)
{Dalla Introduzione di
Mauro Mazza, Direttore del Tg2}
-----
* cuori che sono trombe, tromboni,
e barriscono la loro musica entusiasta,
o sono tristi, quindi sassofoni,
o sono ossessivi ossia pianoforti
e fanno le scale in questi condomìni *
* No, io sono esatto,
commetto il reato dell'arte
con precisione... *
* ...la mente che anch'essa
è un quadrante
sul quale è segnato non il tempo presente
ma il tempo passato...
un quadrante, la mente, nella quale
girano come spine le lancette...
che, come spine, sono
eternamente esatte *
* Cedere il quinto della vita, per cosa?
Per un amore, perché qualcuno
riviva, per una notte, per una riscossa
(...) e tu naturalmente fai come se niente
fosse, come se invece del quinto della vita
avessi ceduto il quinto dello stipendio,
e guidi, invece del tuo sogno,
la macchinetta a rate *
* perché il pomposo è
l'altro in sé, e uno è
l'invidioso, l'altro l'invidiabile...
(...) lusso spietato, vorace
che si mangia un rustico
e lo digerisce come reggia...
lusso: sfoggio di origini,
povertà ridisegnata,
pietra a vista nella casa dorata,
palestra nella stalla, sensori alla finestra,
paglia firmata... ultima cattiveria *
* ...così che sono vostri anche
i nostri fiori sotto i ponti sui quali
le vostre macchine corrono verso
le vostre case, mentre sotto le arcate
scorre il vostro fiume verso il vostro mare *
* Mangiare bisogna mangiare,
vediamo di farlo come se non fosse
una cosa normale *
* Io amo te e allora c'è
la miscela di tutte le cose con te (...)
ci sono miscele d'osceno fragrante,
miscele in cui il miele si scioglie...
abbiamo in pugno le foglie del the,
in pugno le voglie, io di te, tu di me *
* uomini votati al sacrificio
ossia dotati di una titubante fermezza,
di una irremovibile incertezza
e di una perplessa sicurezza,
perfetti nei difetti, questi uomini
votati dalle donne a fare i belli *
* E con gli occhi... Qualcuno ha mai
mangiato con gli occhi bei visi
prima cotti, cosce umane
col rosmarino e le patate, rotule
sfornate come cipolle gratinate? *
...
* vuoti sterminati
come letti deserti
sui quali le parole
degli amanti lontani
fanno l'amore coi loro
scomposti significati,
coi loro sensi tutti accavallati
e gli aggettivi tutti sudati *
* Che la torta è anche un'impresa amorosa,
con un sotto ed un sopra
e, in mezzo, la crema,
due parti morbide, intrise di latte,
intrise di rum, intrise di desiderio *
* quel filo sottilissimo
sensibile ai colori
delle erbe e alla novità
della luna nuova
e al vento di libeccio
e al latte di capra
(...) ogni altro tempo
era tempo perduto *
* tra i popoli, uniremo
il turismo e l'amore,
l'amore e l'amore per ora,
uniremo due vite,
gli istanti d'oro,
i momenti preziosi
e due cuori al mondo,
i più costosi *
* allora cominciammo
a camminare esplorando...
e, passo dopo passo,
a sospettare di noi stessi...
eravamo lì per ritrovare un centro,
il nostro centro? Quale?...
Forse come il sentiero,
un centro commerciale...
(...) e c'è la giungla
come si dice che sia la città... *
* io voglio fare
questioni di tremanti
centimetri con te (...)
io saprò cosa c'è
sotto la notizia dei vestiti
tenendolo per me,
tacendo dei tuoi capelli
spettinati *
* ma sono anch'io un po' olfattivo,
conosco l'essenza, il mio odore da vivo
misto al profumo della tua presenza *
...
* e il mio cuore già sciacqua,
vorrei che tu me lo stringessi,
vorrei che mi facessi un'asola
e poi attaccassi bottone con me (...)
che tu mi amassi, questo io vorrei,
mia sarta, mia tagliatrice, cucitrice mia,
mia ricamatrice, mia rammendatrice *
* il giorno che cammino,
perché ci metto un giorno
a risalire dal tallone
al visino, perché tu sei,
dall'alba al tramonto
il mio percorso, tu sei
la mia giornata e il mio lavoro...
(...) Poi comincia l'abisso
della notte e io inizio
la discesa lungo il precipizio
del tuo corpo... e se ti sfioro,
scusa, è che nel buio
cammino con le mani avanti
e tocco, non volendo, qualcosa,
oppure, a volte, inciampo
in un pensiero scandaloso *
* gli innamorati
che fanno finta di non vedersi...
come le statue
che hanno gli occhi induriti,
di metallo, di pietra, di gelo,
ma vorrebbero piangere *
* Quando una donna è bella veramente?
Quando il suo cappellino non si nota per niente *
* non ha vissuto chi non sa che cos'è
un chiosco delle bibite a Catania... *
* ci sono vetri nei quali la vita, come nella vita
vissuta, si spezza e si ricompone, ci sono visi
che sembrano accanto ma sono altrove,
ci sono etichette, come nella vita, che promettono,
ma queste mantengono, se dicono cognac
sarà cognac, se dicono mistrà sarà mistrà... *
* e le carezze vanno in processione
seguite dal cammino della lingua...
poi il toro del respiro
esce all'aperto
e come sabbia
ci scompiglia il petto... *
* Noi saliamo sugli alberi di nuovo
come se risalissimo il passato
e in mezzo ai rami in cima
c'era un uovo o c'era un frutto
o c'era un ramo utile alla zappa... *
* e per acqua, è questa la corolla
d'un colore che i coralli
se lo sognano, è questo l'atollo
che io dico, emerso in mezzo
a te: il tuo bell'ombelico *
...
* Il turista è arrivista
perché vorrebbe arrivare
a conquistare la storia,
l'arte, l'aria, il mistero,
la speranza, ovvero la vacanza... *
* Quelle più vecchie, fateci caso, (le 'pentole', ndr)
sembrano le più giovani:
monelle con le rose sulla pelle,
più sono consumate, se di rame,
o arse da rossori come per una corsa
quando con noi giocavano ancora
a nascondersi...
(...) ma quella lasciata sul fuoco
chissà chi l'ha toccata *
* Non mi fa pazzo il sole ma più tu,
nomade che fai girare il mondo che ti segue
come uno sguardo dall'alba al tramonto... *
* ma anche oggi la giovinezza se ne va...
E va cercando sempre le terrazze
sulle quali fare cose da ragazzi *
* spiagge per nuotatori
verso la libertà
perché nel mare sempre
qualcosa se ne va liberamente...
Ma nuotare è faticoso,
fa sempre ritornare,
uomo, barchetta o cane *
* Latino vuol dire ballare e cantare,
inglese vuol dire sua altezza reale...
ombrello e bombetta che mettono in mezzo
un uomo gentile, tutto fatto d'un pezzo
di stoffa grigina, scuretta, antracite...
(...) Adesso sa che cosa esiste al mondo,
le gambe e i fianchi mossi e il gluteo tondo...
Naturalmente siamo esagerati
ma questo qui è un racconto di pirati *
* Ma questo sfortunato
non può guardare se stesso
ossia la televisione
e allora guarda chi la sta a guardare
e già che c'è si mette a contare
per addormentarsi *
...
* l'amore è più bello nel sogno:
ti escono fuori dai denti
parole d'amore splendenti *
* La televisione fa d'ogni utente un cuoco
magari uno sa fare l'uovo sodo
e impara il modo di farlo con un tocco
di fantasia ossia con un contorno
di previsioni del tempo e di notizie fresche
dell'orto del paese, o esotiche del mondo...
e impara come fare tanti piatti:
l'inchiesta va grigliata, per esempio,
il personaggio cotto nel suo brodo,
il sondaggio cucinato a fuoco lento
e l'opinione nella pentola a vapore... *
* In casa abbiamo una salita,
per esempio già al mattino
quando, come in bicicletta,
scolliniamo il dosso del sonno
e il corpo sembra un peso
e noi gli atleti addetti
al suo sollevamento... *
* siamo periodici come il tre continuo,
io, te e l'amore, insomma l'infinito...
(...) dividi per la simmetria del corpo,
tanto a destra quanto a sinistra,
traccia al centro una linea rossa,
un passivo che dobbiamo coprire
di piacere... Sottraimi a me stesso,
abbracciami *
* perché la gente è invidiosa
la gente è scabrosa, peloso
ha il cuore con i punteruoli...
(...) assicura le tue gambe, belle come viali,
da svincoli e da scempi autostradali *
* vuol dire aprirsi come gli occhi... quando,
uscendo dal mare, con un dito sistemi
- distaccando dal tuo corpo un poco l'orlo -
sia il sopra che il sotto del costume
e anche gli aerei in volo cadono
in picchiata tra la pelle e l'elastico scostato... *
* Il punto è: sei ricco? Taci,
accontentati, 'sta buono,
non infastidire il povero vicino...
(...) che, coi miei piedi sulla terra,
io, su due piedi dico
che tu sei quel che sei,
per esempio un ricco scemo,
io posso dirlo perché in qualche
modo quel che dico lo pago
con la tua ricchezza,
non so se mi spiego, ma sei tu che
non puoi dire di me: razza
di povero scemo che sei *
* Nella pubblicità trovi la fidanzata
e il fidanzato,
il futuro sognato, a tasso agevolato,
trovi il perturbamento
del profumo e della schiuma da bagno,
trovi l'auto e la strada
con il viaggio in omaggio dal deserto
all'artico,
trovi il materasso e il paradiso
manca il trapasso
perché il consumatore
non sia mai diviso dal mondo migliore *
...
* Tu uscivi dalla discoteca spenta
come da una miniera
che s'era fermata...
io guardavo una nave
già carica di sole all'orizzonte,
le onde non erano onde
ma il movimento di un pettine,
leggero, il mare calmo... *
* Dolori, tradimenti, passioni
troveranno le loro ragioni...
Ragioni colmeranno i vuoti
scavati nell'uomo
dagli abbandoni...
(...) Ma quel silenzio, quella pietra dolorosa
trascinata da una bestia
nell'immensa nullità, vasta del mondo
farebbero di un uomo
una figura immortale,
shakesperiana... *
* E l'acqua dell'anguria
è dolce... Si dice,
ogni anno,
che il suo prezzo aumenti,
come il caldo,
forse perché il cocomero,
più del mondo
e dell'uomo,
sa che l'acqua
è oro *
* la famosa bellezza interiore
è la tua nuda
solitudine riflessa... *
* Dovrebbe, il commercio,
essere essenziale,
quasi una forma di saluto
salutare
del tipo: "Come stai?"...
Risposta: "Sto bene
grazie a te che,
grazie a me, stai bene"...
Punto e basta *
* Se io fossi centenario
e quasi stanco
mi direi: ragazzo...
- so che a quell'età
chiamerei ragazzo
il me stesso di adesso - *
* I nomi sono svolte della storia
e sono tentativi popolari,
tentativi della gente per chiamare
in modo nuovo il mondo e l'avvenire...
e la cosa non è risibile per niente...
È, forse, commovente *
* Siamo soli sullo scoglio,
sulla punta o il promontorio
e giriamo senza pace,
gli occhi accesi torno torno:
il fascio luminoso
del nostro nervoso... *
* ho fatto poesia
di certe attese
perché la poesia
si fa aspettando,
nel tempo che separa
un abbraccio dall'altro:
nella metrica c'è il numero
dei passi, nei versi c'è
quel percorso
avanti e indietro... *
...
* ... Io sono
l'amore e tu puoi guardarmi come
un film nel quale mi dichiaro
eternamente... *
* Ecco: credevamo che questo
l'avesse sedotta
finché lei non svela:
"Fu per il tuo silenzio
quando tu tacesti
e io, che fino a lì
non ti seguivo
sentii che ritornavi vivo
sui tuoi passi modesti" *
* Ma quando la moda ti prende
un po' troppo la mano, le braccia,
le gambe, la vita sopra i fianchi
e i fianchi stessi,
allora ti sembra d'entrare
in un abito come in un tassì
tanto per dire: segua quella moda... *
* conosco i sentieri
lungo i quali
mastodontici progetti
industriali
passano truccati
da biciclette di liceali
fingendo di cigolare
ma nascondendo
un'apertura alare
di duecento metri...
spiare è capire
profondamente
e io capisco tutto
col mio strumento:
il cuore insoddisfatto...
Perché su tutto c'è scritto:
non toccare:
denaro, amore,
fortuna industriale...*
* siamo pirati
al mare, briganti di montagna
a mille metri...
E questo spiega perché la coppia è un rischio...
È classica nel cinema
la fine dei banditi innamorati...
Sono rogne ... *
* La spiaggia d'estate
pullula d'occhi ladri,
di sguardi di traverso,
obliqui, sghembi,
che fanno le traiettorie
diagonali per raggiungere,
come in geometria,
i vertici cruciali... *
* Lo sguardo di una donna è come
i suoi capelli: crescerebbe all'infinito... *
* Ma quello che all'uomo
non può sfuggire è il castello...
La favola, la storia, la cortesia
cavalleresca, la passione romantica,
la tortura, la vita al sicuro
e quella assediata, l'amata castellana,
i merli, la torre con le rondini, tutto questo
è nell'uomo che ha creato il castello
a sua somiglianza, con dentro il fantasma
perché anche il fantasma è nell'uomo *
* Sessant'anni, la vita ricomincia
perché la vita ricomincia
a ogni età... ma a sessant'anni
l'ilarità è più seria, la serietà più ilare... *
...
* il bello è che ci sentiamo
in questa casa come intrusi felici,
io sono il forno a onde
e tu la friggitrice *
* Lo stesso pensiero non riesce a pensare
precisamente com'era ieri la vita a quest'ora
perché la vicinanza è la dimenticanza,
è un allontanamento smemorato
è un figurato addio, drastico al passato
che qui, in proporzione,
sta come una distrazione alle valigie...
(...) Viaggi dimenticando ogni patire,
dimenticando, forse, di partire *
* ...Battarich, Bottarikh, anzi meglio
Bhattarìch... Bhattarìch, questo mio bel
nome da ragazza, snella come una
cefaletta che salta, questo nome
che è un guizzo, questo nome ha messo
la pancia, s'è abbombato: Bottarga...
(...) Oggi sono io che pesco i tonni e i cefali:
i buongustai, ossia chi mangia senza fame,
coloro ai quali piace pronunciare un nome... *
* ...devo restare magro.
mantenermi nervosetto
e leggermente ingenuo,
candido, credulo, ovvero
chimerico sulla terra,
tragico, lirico, epico, comico
un po' tutto assieme,
quindi scettico,
reattivo alla parola
"sogno"
in questo senso:
che se esiste un sogno
io lo sto guardando
coi miei occhi svegli
quindi non io
ma il mondo è allucinato... *
* liberiamoci pure di tutto,
è quello che vogliamo,
è cosa vecchia, è noto,
resteremo con intorno
la più antica paccottiglia:
il vuoto
credendo che sia
il nuovo *
* Se lei che ami è vicina:
nessuna ha il suo viso,
se lei che ami è lontana:
hanno in molte il suo viso...
(...) Mai fidarsi del mare... *
* ...la Storia è un monumento
che non ci rappresenta uno a uno...
l'umanità è un capello tra le pietre...
(...) e, mondo e tempo, l'uomo li può
afferrare e perdere
soltanto per granelli... *
...
* Il sognatore è un delatore
di se stesso,
si smaschera, si svela,
si denuda,
fa i nomi, li farfuglia in mezzo al sonno (...)
Cosa credi?
Veramente di non sapere cosa più ti piace?
O sai che
forse è meglio non saperlo?
Potresti, al risveglio,
cadere
dalla padella del sogno nella brace reale *
* Se notate strani movimenti finti
nella sua zona di manovra,
state certi, convinti
che non è truccato il cuore,
truccato è il guidatore,
il conducente, non il motore *
* C'è del buono nell'uomo e poi si perde...
Io credo che, quando tu mi guardi,
cerchi questi segni di bontà (...)
Tu guardi l'orizzonte che nell'uomo
appare in lontananza sulla fronte *
* Ricordo il più piccolo
albergo del mondo
quando viaggiammo io e te
dentro l'amore
e l'amore a sua volta
viaggiava
in mezzo a paesaggi dei quali
non c'importava nulla... *
* Questa è l'Italia
dai castelli leggeri,
questa è l'Italia
dei castelli in aria *
* Tu sei l'arpa,
questo strumento
dalla astrusa, assurda
forma d'innamoramento *
* Una è la scuola, una sola:
il sentimento...
(...) E tutti i movimenti delle mani
quelle manovre senza le parole,
gli sfioramenti che non si sa
se per caso o per necessità... *
* Per favore, pizzaioli, non usate
l'impasto congelato...
Come si può rinunciare
a questa faccia lunare
con sopra il ben di Dio
di questa terra:
pomodoro, basilico, mozzarella,
alici, origano, aglio,
fiori di zucchina, funghi,
carciofini, salsiccia eccetera
a seconda della pizza
che ti piace... *
* La sabbia è nuda:
ecco qua dove nasce
la similitudine
e anche tu
sembri infinita
o sono io che guardo
infinitamente
col mio sguardo
da nomade
e da dromedario
il tuo corpo...
(...) e il mare che ripete
eternamente:
restare, andare...
restare, andare *
* Sembra che la vita
voglia indietro i suoi segni *
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